Se le nostre messe non ci mettono in crisi ogni volta,
Se dall’eucarestia non parte una forza che dà la voglia di scoprire
l’inedito che c’è ancora nella realtà umana,
Se dall’eucarestia non si scatena una forza prorompente
che porta all’audacia evangelica,
Se l’eucarestia non smaschera le nostre ipocrisie e le ipocrisie del mondo
e non ci porta là dove la gente soffre oggi,
Allora sono eucarestie che non dicono niente ed è inutile celebrarle.
Vivere l’eucarestia è lasciarsi andare,
lasciarsi afferrare dall’onda di Gesù Cristo.
L’eucarestia è uno scandalo da vivere fino in fondo.

Don Tonino Bello

Pellegrini di speranza

Eucarestia: antropologia di un sacramento

Percorso formativo online in 5 incontri

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Dio è mistero. Il rito ci permette di cogliere e accogliere ciò che è eterno nel tempo.

Alla luce del Modello dei Quattro codici, il percorso formativo esplorerà il sacramento dell’Eucarestia, i suoi significati e le implicazioni nella vita delle persone e delle comunità.

Queste le domande che ci guideranno:

  • Cos’è un rito? Cos’è un sacramento?
  • Perché i riti, i simboli e i sacramenti sono così importanti per la vita dell’uomo e delle comunità, a qualunque cultura o religione appartengano?
  • In particolare: quali sono i significati dei simboli e le dimensioni antropologiche contenuti nel sacramento dell’Eucarestia?
  • Perché questo sacramento è così speciale nella spiritualità cristiana?

Parola e cibo

Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach diceva che noi diventiamo quel che mangiamo. Probabilmente aveva ragione. Se è così, allora dobbiamo chiederci: di cosa ci stiamo nutrendo? Cosa stiamo diventando?

Un bambino si nutre di ciò che esce dal seno di sua madre, si nutre di sua madre. Si nutre del suo latte, si alimenta delle sue parole. La prima parola sorgerà dalla bocca che è stata nutrita con amore. La parola d’amore e il cibo d’amore sono la medesima cosa, entrambi sono dono della Madre.

Mangiare la carne e bere il sangue

Per i Giudei doveva apparire una sfrontata blasfemia l’invito di Gesù a mangiare la sua carne e bere il suo sangue. Era fatto divieto assoluto dalla legge mosaica mangiare carne contenente sangue: il sangue è sede della vita e la vita appartiene a Dio. Vincolati dall’interpretazione letterale della Legge, accoglievano allo stesso modo le parole di Gesù. Non avevano ancora capito che mangiare la sua carne significava credere nell’umanità di Gesù e bere il suo sangue significava assimilare il suo Spirito, il suo modo di amare.

Ma noi, alla luce dei Vangeli, possiamo e dobbiamo chiederci: qual è l’umanità di Gesù? Cosa significa concretamente amare come ha amato lui?

Le eucaristie non sono atti magici

Il pane benedetto, spezzato e condiviso, quando è capace di “aprire gli occhi” – come insegna la vicenda di Emmaus – è la tappa finale di un lungo cammino segnato dalla consapevolezza dell’insufficienza delle cose in cui si crede, dalla disponibilità all’incontro, dall’ascolto reciproco, dal confronto con le Scritture, dalla rilettura della propria storia, dalla fiducia nell’altro, dall’ospitarlo nella propria casa, dalla preghiera comune, dalla condivisione del pane, dal riuscire a vedere il volto di Cristo in ogni forestiero. Senza questo lungo e articolato percorso, le liturgie rischiano di essere semplici riti devozionali, magari suggestivi, ma insufficienti a cambiare la vita delle persone e delle comunità.

Il percorso

Alla luce del modello dei Quattro codici il percorso esplorerà i numerosi simboli contenuti nel sacramento dell’Eucarestia. Seguiremo, passo dopo passo, il racconto della cena in cui fu istituita. Quella sera Gesù compì gesti e pronunciò parole in cui sono racchiuse verità sorprendenti sulla natura dell’uomo, sulla possibilità crescita armonica e sullo sviluppo vitale delle comunità. Quelli di Gesù furono gesti e parole racchiusi tra un tradimento, un rinnegamento e l’abbandono totale dei discepoli che quelle parole le avevano udite, a quei gesti avevano assistito e a quella mensa avevano partecipato. L’evangelista non li mette a caso. Come mai? Perché? Qual è il senso?

Esamineremo le dinamiche del dono, del servizio e della condivisione;
indagheremo le implicazioni del mistero della presenza e della permanenza;

dell’amore inteso come agape, del recupero e della redenzione del passato;

della generatività del perdono e del vivere tutto questo in comunità.

Attraverso il rito, i gesti, le parole, noi non facciamo soltanto memoria di ciò che è accaduto, come fosse una rievocazione storica, ma rendiamo possibile l’accoglienza di quell’energia vitale che, pur essendo sempre presente ed operante, ha bisogno del nostro “sì” per diventare memoriale.

Pellegrini di speranza

Tutti gli incontri si terranno online su piattaforma Zoom dalle ore 15 alle ore 18

Il metodo

Il metodo formativo (vedi), parte imprescindibile del modello, si basa su un approccio maieutico ed ermeneutico ed ha una marcata forma laboratoriale. Ciascun incontro è strutturato in maniera tale da offrire contributi teorici, spazi di lavoro personale, condivisioni in piccoli gruppi, confronto in gruppi allargati, con la guida di strumenti e sussidi per la riflessione e il discernimento.

Il metodo prevede quindi la partecipazione personale del singolo per poter interagire all’interno dei piccoli gruppi, nelle stanze online, come parte essenziale del percorso.

A tal fine è indispensabile che ogni iscritto si colleghi da un dispositivo personale, preferibilmente pc o tablet.  È possibile collegarsi anche da smartphone ma questo riduce la piena fruizione delle opzioni dell’aula virtuale.

I formatori

Ignazio Punzi (ideatore del modello), Maria Letizia Lombardi, Annalisa Vicanolo, Don Francesco Marcoccio, Fratel Stefano Caria

Costo e modalità di partecipazione

Per partecipare non è necessario aver frequentato i percorsi precedenti.

È consigliabile la partecipazione all’intero percorso ma è possibile iscriversi anche ad un solo incontro.

  • Quota di partecipazione al singolo incontro € 35 per iscritto (IVA inclusa)
  • Quota di partecipazione ai 5 incontri € 140 per iscritto (IVA inclusa)

Per congregazioni, comunità e istituti che iscrivono più partecipanti pagando in una unica soluzione (bonifico unico)

  • 2 o 3 iscritti € 126 per partecipante per l’intero percorso (IVA inclusa)
  • 4 o più iscritti € 112 per partecipante per l’intero percorso (IVA inclusa)

Effettuare un unico bonifico da allegare a ciascuna scheda di iscrizione,
indicare nel bonifico tutti i nominativi cui si riferisce l’iscrizione e indicare nelle schede di iscrizione i dati fiscali dell’ente per la fattura.

Vai alla scheda di iscrizione

I partecipanti ai precedenti percorsi hanno detto:

«Il percorso è stato un’opportunità di cura personale e comunitaria; di lettura della vita con occhi di fede; uno spazio di pensiero e di emozioni per nutrire e dare parola all’interiorità.»

«La suggerirei ad altre persone perché è una grande opportunità per crescere e per essere stimolati ad andare in profondità e a vivere la fraternità universale di cui parla Papa Francesco, scoprendoci tutti fragili e in cammino.»

«L’aver condiviso questo percorso con una mia consorella di comunità è stato bello, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci e di incoraggiarci. e il confronto con gli altri è utile per sapere che il cammino si fa insieme.».

«Per me è stata un’esperienza arricchente che mi ha dato conoscenze nuove e integrate (umano-biblico-spirituale), tanti spunti di riflessione e di meditazione. Il percorso mi ha aiutata ad ascoltarmi di più, conoscermi, raccontarmi, acquisire nuove consapevolezze; ha contribuito alla mia crescita come persona consacrata e a migliorare la relazione con Dio e con gli altri. Sono contenta di avervi conosciuti e di aver fatto questa esperienza che per me è stata anche un momento in cui fermarmi e prendermi tempo e cura di me come persona.»

«Per me è stata un’esperienza arricchente che mi ha dato conoscenze nuove e integrate (umano-biblico-spirituale), tanti spunti di riflessione e di meditazione. Il percorso mi ha aiutata ad ascoltarmi di più, conoscermi, raccontarmi, acquisire nuove consapevolezze; ha contribuito alla mia crescita come persona consacrata e a migliorare la relazione con Dio e con gli altri. Sono contenta di avervi conosciuti e di aver fatto questa esperienza che per me è stata anche un momento in cui fermarmi e prendermi tempo e cura di me come persona.»

Altri contributi sulla vita consacrata

Per iscriversi

Ogni partecipante deve compilare la scheda qui sotto in ogni sua parte, acconsentire al trattamento dei dati e caricare la copia del bonifico bancario;
nel caso di enti, ognuno dei partecipanti deve compilare la scheda qui sotto, indicando i dati dell’ente di fatturazione e allegare copia del bonifico bancario unico.
I campi contrassegnati da * sono obbligatori



    Ordine, Congregazione, Istituto di appartenenza, Diocesi, Comunità, Associazioni o altri enti*

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    Causale:

    Corso Pellegrini di speranza – Nome e Cognome del partecipante o dei partecipanti, Nome dell’Ente (se l’iscrizione è effettuata da un Ente)