Quando ho camminato fuori dalla porta verso il cancello che avrebbe
portato alla mia libertà, sapevo che se non avessi lasciato l’amarezza
e l’odio dietro di me, sarei rimasto ancora in prigione.
Nelson Mandela
A chi si rivolge
Il percorso formativo si rivolge a religiose/i, consacrate/i, presbiteri e ai laici che svolgono un servizio pastorale.
Le finalità
Amarezza, odio, rancore, senso di colpa, paura, vendetta: sono alcuni nomi della nostra prigione.
Riconosciamolo: siamo tutti in qualche modo dei prigionieri feriti e doloranti. Portiamo le ferite della nostra storia di figli, di fratelli, di sorelle, di amici e amiche.
Ferite come conseguenza del male ricevuto ma anche del male dato, sia intenzionale che involontario (perché anche il male non intenzionale produce dolore).
È il dolore provocato dalle delusioni, dai tradimenti, dagli abbandoni, dalle violenze; dal male per omissione, per incapacità o impossibilità degli altri di offrirci l’amore che ci aspettavamo o nostra di offrirlo per come altri si attendevano.
Sul fondo delle nostre ferite giacciono dei grumi di energia vitale congelata: sono legacci che rendono faticoso il nostro cammino.
Il rancore, le ferite, il dolore e i sensi di colpa vivono in noi come tessere separate di un mosaico che non riesce a comporre il proprio disegno, unico, armonico e compiuto.
Abbiamo allora bisogno di questa ricomposizione, c’è necessità di procedere verso una armonia interiore che dia leggerezza al nostro passo, che ci faccia sentire meno frammentati e col cuore meno infranto.
Questo processo di ricomposizione lo chiamiamo Perdono.
Perdonare è un processo lungo, tortuoso, faticoso: non è un atto puntuale, ma un vero e proprio lavoro. Un lavoro che non si fa per obbedienza a qualche legge morale o religiosa né si può prescrivere.
Il cammino del perdono è un libero percorso verso una libertà più grande.
Per questo il perdono, quando è autentico, è guaritore, cioè capace di rimettere in moto processi vitali bloccati.
Ecco perché abbiamo tutti bisogno di perdono.
Di perdonare, di perdonarci, d’essere perdonati.
“Perdona, non perché loro meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace”
CONTENUTI E PROGRAMMA
Siamo ciò che abbiamo ricevuto, le esperienze che abbiamo compiuto
La vita non ce la diamo da soli, ma la riceviamo da altri.
I doni che riceviamo però sono sempre parziali, nessuno cioè è capace di dare doni compiuti, perfetti.
La parzialità o l’assenza del dono può tradursi in disattesa, ferita, trauma.
Se le ferite sono grumo di energie vitali in attesa di essere liberate, come avviare questo processo?
È proprio necessario perdonare?
Il mio presente e il mio futuro sono condizionati dalla mia storia.
Il passato non è un serbatoio inerte in cui restano depositati ricordi in attesa di oblio.
Ciò che è accaduto, ferite e traumi, giacciono in noi come frammenti continuamente attivi: non possiamo separarci da ciò che abbiamo vissuto, possiamo solo provare a cambiarne il senso.
Possiamo provare a ricomporre i nostri frammenti?
È possibile perdonare?
Perdonare non significa dimenticare, né scusare. Non è accettare le scuse o il pentimento degli altri.
Non sarà quello che farà l’Altro a rendere possibile il mio perdono.
Il perdono, quando si verifica, esprime un passaggio interno alla vita più intima di chi perdona.
Quale passaggio? Cosa lo rende possibile?
Perdonarsi
Nell’incapacità a perdonarsi si nasconde un atto di sfiducia nei confronti della vita e dei suoi processi vitali. Talvolta erigiamo in noi tribunali che ci giudicano secondo una legge rigida e severa, di fronte alla quale la colpa compiuta non può essere riparata e il male non può essere redento..
È possibile uscire dalla spirale della colpa e dell’autocondanna?
Se c’è una legge al di sopra della legge morale, qual è il suo nome?
Dove
Gli incontri si terranno presso l’istituto salesiano S. Tarcisio, nello splendido parco dell’Appia Antica, Catacombe di San Callisto – Via Appia Antica, 78 – Roma
(si raggiunge in circa 40 minuti dalla stazione Termini con metro B + autobus)
Quando
Venerdì 10 e Sabato 11 marzo 2023
Gli orari
Le attività si svolgeranno:
Venerdì dalle 10.00 alle 18.00
Sabato dalle 9.00 alle 14.30 (dopo aver pranzato)
Il metodo
Il metodo formativo (vedi), parte imprescindibile del modello, si basa su un approccio maieutico ed ermeneutico ed ha una marcata forma laboratoriale. Ciascun incontro è strutturato in maniera tale da offrire contributi teorici, spazi di lavoro personale, condivisioni in piccoli gruppi, confronto in gruppi allargati, con la guida di strumenti e sussidi per la riflessione e il discernimento.
I conduttori
Ignazio Punzi e i formatori de L’Aratro e la Stella
Costo e modalità di partecipazione
Quota di partecipazione per persona 180 euro (IVA inclusa)
la quota comprende il costo dei pranzi e del coffee break
Per congregazioni, comunità e istituti che iscrivono più partecipanti pagando in un’unica soluzione (bonifico unico) sono previste le seguenti riduzioni:
- 2 o 3 iscritti € 165 a persona (IVA inclusa)
- 4 o più iscritti € 150 a persona (IVA inclusa)
Nota bene: Effettuare un unico bonifico da allegare a ciascuna scheda di iscrizione,
indicare nel bonifico tutti i nominativi cui si riferisce l’iscrizione e indicare nelle schede di iscrizione i dati fiscali dell’ente per la fattura.
La quota non comprende spese di pernottamento. Se qualcuno desidera alloggiare presso l’Istituto S. Tarcisio è necessario richiedere in anticipo la disponibilità della stanza telefonando al 3398688974 (Letizia) oppure scrivendo a info@laratroelastella.it
Il costo per il pernottamento è di 63 euro in camera singola (IVA inclusa)
e comprende: camera + prima colazione + riscaldamento + cena
Il costo per il pernottamento è di 56 euro in camera doppia (IVA inclusa)
e comprende: camera + prima colazione + riscaldamento + cena
Per iscriversi
Ogni partecipante deve compilare la scheda qui sotto in ogni sua parte, acconsentire al trattamento dei dati e caricare la copia del bonifico bancario;
nel caso di enti, ognuno dei partecipanti deve compilare la scheda qui sotto, indicando i dati dell’ente di fatturazione e allegare copia del bonifico bancario unico.
I campi contrassegnati da * sono obbligatori
Pagamento tramite
BONIFICO BANCARIO
Effettuare il versamento intestato a:
L’ARATRO E LA STELLA SRL IMPRESA SOCIALE
Banca di Credito Cooperativo
IBAN: IT23V0832703267000000002481
Causale:
Corso Offesa Ferita Perdono – Nome e Cognome del partecipante o dei partecipanti, Nome dell’Ente (se l’iscrizione è effettuata da un Ente)